Arriva “Aipoly”, app per i non vedenti
creata dalla mente di un ragazzo italiano di 22 anni
Neo laureato a Londra, Alberto Rizzoli, figlio d’arte dell’ex editore del Corriere della Sera Angelo, morto nel 2013. Grazie ad un finanziamento di Google, l’applicazione, in uscita a novembre su Apple Store, mentre da ottobre sarà possibile usare la versione beta, quella di prova, iscrivendosi già
da ora al sito http://www.aipoly.com/
Aipoly analizza, riconosce e descrive le figure e la loro posizione, colori, ruolo e azioni, ad esempio se una persona sta correndo o sorridendo. In pochi secondi, chi non vede può, ad esempio, sapere quello che stanno indossando i suoi figli, riconoscere cartelli stradali, oggetti fuori portata,
il prezzo di un vestito. Tutto senza l’assistenza di altre persone. Basta che l’utente scatti una foto
ad un oggetto e la voce, tramite un database, riconosce l’oggetto dopo averlo confrontato con un innumerevole numero di immagini e descive l’immagine.
L’idea è stata realizzata insieme ad un’altr giovanissima startupper,
l’australiana 26enne Marita Cheng, premiata come giovane dell’anno 2012 nel suo Paese.