Nuova procedura telematica – Stop alle Dimissioni in bianco

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Basta dimissioni “in bianco”

con la nuova procedura on line

 

Molto spesso le difficoltà nel trovare lavoro spingono a cedere a richieste che vanno contro i diritti previsti a tutela della salute, della sicurezza o anche solo della dignità dei lavoratori e una delle pratiche emerse negli ultimi tempi è quella che vede “costretto” il lavoratore, quasi sempre al momento dell’assunzione, a sottoscrivere un foglio di dimissioni “in bianco” che consente all’azienda o al datore di lavoro di utilizzarlo in qualunque momento.

Per contrastare tale fenomeno – che è stato prevalentemente adottato sia per le donne lavoratrici, per “liberarsene” in caso di maternità, che per le persone con disabilità, le quali in base alla legge 68/99 devono essere inserite nelle aziende secondo le quote d’obbligo – recentemente è stata introdotta una nuova procedura per definire le modalità riguardanti la cessazione del rapporto di lavoro per dimissioni volontarie e per la risoluzione consensuale.

La nuova disciplina in merito, entrata in vigore lo scorso 12 marzo, prevede che le dimissioni vengano comunicate direttamente dal lavoratore, esclusivamente con modalità telematica, utilizzando appositi moduli resi disponibili dal Ministero del Lavoro sul proprio sito web e da trasmettere al datore di lavoro e alla Direzione Territoriale del Lavoro competente.

In questo modo, dunque, sarà impossibile preimpostare le dimissioni in formato digitale perché il documento ha un codice identificativo e una data di trasmissione, pertanto le dimissioni comunicate con qualsiasi altra modalità saranno considerate inefficaci e, nel caso in cui il lavoratore si dimetta con una semplice comunicazione cartacea, il datore di lavoro dovrà chiedergli di utilizzare la nuova procedura.

Devono effettuare la procedura anche: le lavoratrici che si trovano nel periodo tra la data di pubblicazione del matrimonio e fino ad un anno dalla celebrazione dello stesso; coloro i quali presentano le dimissioni per il raggiungimento dei requisiti di accesso alla pensione di vecchiaia o anticipata; lavoratori con rapporto a tempo determinato che decidono di recedere prima della scadenza del contratto.

Sono, invece, esclusi dalla comunicazione telematica: i rapporti nel pubblico impiego; i lavoratori domestici; le risoluzioni consensuali raggiunte tramite accordi di conciliazione in sede stragiudiziale (DTL, sindacale o Commissione di certificazione); lavoratrice nel periodo di gravidanza (convalida presso la DTL); lavoratrice/lavoratore durante i primi 3 anni di vita del bambino (convalida presso la DTL); i lavoratori in periodo di prova; i rapporti di lavoro marittimo; i collaboratori coordinati e continuativi; i tirocini.

 

Per parlare con gli esperti del Patronato ANMIL, e richiedere maggiori informazioni,chiamare il numero verde gratuito 800.180943, attivo dal Lunedì al Venerdì, dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00.

 

 

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