Bettoni (Anmil) Chiede la sentenza del Tar – Impone un chiarimento da parte del Ministero del Lavoro

COMUNICATO STAMPA

ISEE: BETTONI (PRESIDENTE FAND) CHIEDE “LA SENTENZA DEL TAR IMPONE UN CHIARIMENTO DA PARTE DEL MINISTERO DEL LAVORO”

Roma, 19 febbraio – Lo scorso 11 febbraio il TAR ha accolto 3 ricorsi presentati contro il D.P.C.M. 159/2014, ovvero il Regolamento che ha modificato i criteri di calcolo ed i campi di applicazione dell’ISEE, dichiarando illegittime due norme del regolamento:
• l’art. 4 co. 2 lett. f), nella parte in cui inserisce nel computo della Situazione Reddituale i “trattamenti assistenziali, previdenziali ed indennitari, incluse le carte di debito, a qualunque titolo percepiti da amministrazioni pubbliche”;
• l’art. 4 lett. d) nn. 1, 2, 3, nella parte in cui prevede un incremento delle franchigie per i soli minorenni.
“Secondo i giudici amministrativi – afferma Franco Bettoni, Presidente della Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità (FAND) – non è dato comprendere per quale ragione nella nozione di reddito, che dovrebbe riferirsi a incrementi di ricchezza idonei alla partecipazione alla componente fiscale di ogni ordinamento, sono stati compresi anche gli emolumenti riconosciuti a titolo meramente compensativo e/o risarcitorio a favore delle situazioni di disabilità, quali le indennità di accompagnamento, le pensioni INPS alle persone che versano in stato di disabilità e bisogno economico e gli indennizzi INAIL”.
“Si tratta di una pronuncia che incontra il favore della FAND – spiega Bettoni – la quale, avendo preso parte al tavolo di confronto aperto a suo tempo dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali sulla riforma dell’ISEE, a nome delle Associazioni storiche in essa riunite (ANMIC, ANMIL, ANGLAT, ARPA, ENS, UICI, UNMS) ha da sempre manifestato il proprio dissenso sui criteri di calcolo fissati nel nuovo regolamento giudicandoli iniqui e deleteri dei diritti delle persone con disabilità”.
“A questo punto sarà necessario sapere cosa intende fare il Ministero del Lavoro per ovviare alla fase di incertezza che inevitabilmente si apre, almeno nel breve periodo, sull’efficacia pratica del disposto”, aggiunge Bettoni.
“Circa 10 mln di persone attendono dunque che i Ministeri del Lavoro e dell’Economia forniscano nuove indicazioni conformi alla pronuncia, sulla base delle quali l’INPS potrà modificare il proprio sistema informatico per consentire ai CAF il rilascio di Dichiarazioni Sostitutive Uniche (DSU) aggiornate – conclude il Presidente FAND – e affinché questo accada nel più breve tempo possibile non saremo solo degli osservatori”.

Responsabile Ufficio Stampa FAND – Marinella de Maffutiis
06.54196334/205 – 329.0582315

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