LAVORO – Jobs Act: in vigore le prime disposizioni

Ad un anno dalla presentazione della riforma in Consiglio dei Ministri, entrano in vigore alcune importanti novità in materia di lavoro, a partire dall’introduzione del contratto a tutele crescenti. Dal 7 marzo tutti i nuovi assunti – anche quelli che passeranno da un’azienda a un’altra – non avranno diritto alle tutele dell’articolo 18, che resta, invece, per i contratti già in essere. Solo in pochissimi casi è previsto il reintegro nel posto di lavoro mentre in tutti gli altri si ricorrerà ad un risarcimento economico crescente in base all’anzianità di servizio. Entra in vigore anche il riordino delle tipologie contrattuali. Stop ai vecchi contratti di collaborazione co.co.pro. Restano salve le collaborazioni regolamentate da accordi collettivi, all’interno, però, della nuova normativa.

Arriva anche il contratto di ricollocazione: un voucher da 7mila euro con quale ci si rivolge all’agenzia per trovare un nuovo posto di lavoro. Cambia l’apprendistato: quando si fa formazione il costo a carico dell’aziende scenderà al 10%.

Aumenta la flessibilità sul part-time: “In caso di grave patologia – ha spiegato il ministro Poletti – , in aggiunta a quelle oncologiche già previste, si potrà trasformare il lavoro a tempo pieno in lavoro a tempo parziale. Lo stesso sarà possibile anche per i periodi di maternità o congedo parentale”.

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