Città inaccessibili per i malati di sclerosi multipla

Ricerca di Gfk Eurisko. Expo per i milanesi è la speranza di un radicale cambiamento. L’assessore Majorino promette di salvare il sito dedicato alle persone con disabilità Expofacile: “Diventerà Milanofacile, il processo non si ferma con esposizione universale”

MILANO – Una malattia che colpisce una persona su mille al mondo. In Italia sono 75 mila persone a soffrirne, il tasso di incidenza è molto cresciuto tra le donne e il costo annuo delle cure per ogni malato è di 40 mila euro. Si tratta della sclerosi multipla, malattia di cui tra 48 ore si celebrerà la giornata mondiale. Gfk Eurisko ha realizzato uno studio intervistando 25 pazienti e 15 caregiver per capire quanto la malattia crei inaccessibilità. Una parola che il campione lega a frustrazione, rabbia, preoccupazione, costruzione, discriminazione e isolamento. Tutte conseguenze della difficoltà a muoversi e a interagire con le persone per chi soffre di sclerosi multipla. “La città ideale? Orizzontale e liscia”, spiega una delle pazienti intervistate. La città è vissuta “come un arcipelago dove chi si muove non sa nuotare”: le isole sono quei luoghi certi in cui per abitudine o per conoscenza si sa che c’è una piena accessibilità per i disabili. Ma il modo per raggiungere questi luoghi è il vero problema delle persone con disabilità, le quali non riescono a costruirsi una mappa continua della città, ma solo dei singoli frammenti.

La grande speranza perché Milano si trasformi a appiani tutte le increspature che impediscono la piena accessibilità ha un nome per gli intervistati: Expo. La ricerca evidenzia come ci sia un’enorme aspettativa rispetto all’evento: “Le speranze per un miglioramento dell’accessibilità in tutta la città in occasione dell’Expo sono risultate un po’ deluse”, affermano i ricercatori. Gli intervistati, seppur nel complesso definiscano il sito di Expo all’avanguardia in termini di accessibilità, lamentano tuttavia che alcuni padiglioni (costruiti autonomamente dai Paesi) non siano visitabili nei piani superiori, che ci siano dei disservizi in particolare legati alla navetta che porta dai parcheggi al sito e che il personale sia impreparato a gestire la presenza di una persona con disabilità.

Gli intervistati chiedono poi un uso più intelligente della tecnologia, che deve essere finalizzata a far incontrare persone piuttosto che a tenerle dietro a un computer, oltre che aiutare gli utenti con problemi di mobilità a scegliere i percorsi. In questa prospettiva, ricorda l’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino, Comune di Milano, Expo e Ledha hanno lavorato insieme al sito Expofacile.it, “che dopo la manifestazione diventerà Milanofacile.it”, promette l’assessore. Majorino aggiunge che Milano ha nel complesso aumentato la spesa per le persone con disabilità, passando dai 37 milioni di euro nel 2011 ai 44 milioni di euro del 2015. A questo il Comune affianca il Piano per il superamento delle barriere architettoniche, altro passo verso una città più accogliente. Il problema che resta è per quelle categorie di persone che hanno bisogno di un intervento che sia più vicino all’ambito sanitario, che a differenza di quello sociosanitario è in capo alla Regione. “In Lombardia si spendono all’anno 27 miliardi per l’ambito sanitario ma forse viste le inchieste giudiziarie bisognerebbe vedere meglio per chi li si spende”, commenta Majorino. (lb)

(26 maggio 2015)

Fonte link: http://superabile.it/web/it/CANALI_TEMATICI/Senza_Barriere/Il_Punto/info1904874910.html

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