Si cercano volontari per la sperimentazione di una nuova protesi tecnologicamente avanzata, in grado di far provare le sensazioni come una mano vera
Tra qualche settimana prenderà il via a Firenze, presso il Centro IRCCS Don Carlo Gnocchi, uno studio che potrebbe rappresentare un punto di svolta per le persone che, amputate agli arti superiori, soffrono della “Sindrome dell’arto fantasma“: quel dolore acuto avvertito all’altezza della mano che non c’è più.
Obiettivo è la messa a punto di una protesi che dovrebbe essere in grado di trasmettere le sensazioni della mano alla persona, così da combattere appunto il dolore determinato da questa sindrome.
La mano, secondo il progetto, sarà mossa in modo volontario dal paziente, attraverso gli stimoli derivanti dai muscoli residui del braccio e la protesi, a sua volta, trasmetterà alle terminazioni nervose del braccio una serie di stimoli, incluso la percezione della presa e altre sensazioni tattili, proprio come se l’arto non fosse stato amputato. La cosa, spiegano i promotori, senza alcun intervento invasivo, ma con una trasmissione di impulsi a livello epidermico.
Lo studio è coordinato dal gruppo di ricerca del prof. Silvestro Micera, dell’École Polytechnique Fédéral di Losanna e dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e finanziato dalla Commissione Europea, e per la fase sperimentale lancia un appello per reclutare volontari.
La fase di sperimentazione clinica, dopo la messa a punto di un prototipo della protesi, sarà curata nei laboratori della Fondazione Don Gnocchi di Firenze ed è aperta a quanti hanno subito un’amputazione della mano tra polso e gomito, interessati a prenderne parte. In via preferenziale saranno selezionati pazienti residenti nell’area fiorentina.
Gli interessati possono contattare il dott. Raffaele Molino Lova presso il Centro di Firenze della Fondazione Don Gnocchi (tel. centralino 05573931; email: rmolino@dongnocchi.it), lasciando i propri recapiti. Saranno quanto prima richiamati per una prima valutazione e successivamente convocati per i test di valutazione.
Per info:
Fondazione Don Gnocchi
www.dongnocchi.it
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