La Regione Emilia-Romagna si occupa della ripartizione e dell’assegnazione dei fondi.
E’ possibile presentare domanda di contributo per i seguenti interventi:
- rampa di accesso all’immobile
- servo scala
- piattaforma o elevatore
- installazione o adeguamento dell’ascensore
- ampliamento delle porte di ingresso
- adeguamento di percorsi orizzontali condominiali
- installazione di dispositivi di segnalazione per favorire la mobilità
dei non vedenti all’interno degli edifici - installazione di meccanismi di apertura e chiusura porte
adeguamento degli spazi interni all’alloggio (bagno, cucina, camere, ecc) - adeguamento dei percorsi orizzontali e verticali interni all’alloggio
Ha diritto al contributo colui che paga l’intervento.Questi può essere lo stesso portatore di handicap, che ha presentato la domanda (se sopporta lui la spesa) oppure un soggetto diverso (ad esempio: chi ha in carico il portatore di handicap, il condominio, il proprietario dell’immobile ove risiede il portatore di handicap) che sottoscrive la domanda per conferma e adesione. In particolare, nel caso in cui il portatore di handicap risieda in una abitazione condominiale, la realizzazione di strutture a lui idonee deve essere approvata dall’assemblea di condominio.
E’ necessario che la barriera architettonica da abbattere sia sul fabbricato di residenza, non su luoghi di lavoro o altri luoghi abitualmente frequentati quali circoli, ecc.
Le richieste di contributi superiori a € 2.582 vengono soddisfatte solo parzialmente, con un sistema di graduazione percentuale.
L’amministrazione comunale accerta l’ammissibilità della domanda e la inoltra alla Regione Emilia-Romagna.
In base all’entità del contributo complessivamente finanziato viene approvata una graduatoria, con delibera di Giunta Comunale, formulata in base alla gravità dell’handicap e alla data di presentazione della domanda.
Appena la Regione eroga il finanziamento, il Comune verifica la spesa sostenuta dal richiedente con la presentazione delle fatture e dispone la liquidazione a chi ha diritto al contributo.
Le domande non soddisfatte nell’anno per insufficienza di fondi restano valide per gli anni successivi.
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Legge 13/1989
Delibera Giunta Regionale 171/2014. -
Alla richiesta devono essere allegati:
- certificato medico in carta libera attestante l’handicap
- certificato di invalidità rilasciato dalla commissione provinciale
- autocertificazione (alla quale va necessariamente allegata fotocopia semplice di un documento di identità) da cui risulta l’ubicazione dell’abitazione del portatore di handicap e le difficoltà di accesso.
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La richiesta deve essere presentata utilizzando l’apposito modello disponibile presso lo Sportello Unico per l’Edilizia e le Imprese (piazza Don Dossetti n.1) e presso ComuneInforma (piazza Don Dossetti n.1) oppure scaricabile in allegato.
La domanda deve contenere l’indicazione dell’intervento volto all’abbattimento delle barriere architettoniche e l’indicazione della spesa presunta (anche non derivante da un preventivo formale redatto da tecnico o esperto della materia). -
Sportello Unico per l’Edilizia e le Imprese
Piazza Don Dossetti, 1
Tel: 0522 373.434
Fax: 0522 575.537
lunedì, mercoledì, venerdì e sabato dalle 11.00 alle 13.00
martedì e giovedì su appuntamento
e-mail: segr.edprivata@comune.cavriago.re.it
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Le domande devono essere presentate prima dell’inizio dei lavori e comunque entro il 1 marzo di ogni anno.
Il contributo viene erogato dopo circa 2 anni e comunque non prima della presentazione della fatturazione, a lavori eseguiti.
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Ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR).
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Una marca da bollo da € 16,00 da apporre sulla domanda.