Morti sul lavoro diminuite di un terzo negli ultimi 5 anni: sono 662 nel 2014

Relazione annuale dell’Inail al Parlamento. Scendono anche gli infortuni, quelli riconosciuti sono stati 437 mila, il 18 per cento è avvenuto fuori azienda. Continuano a crescere, invece, le denunce per malattia professionale: oltre 57 mila. Controllate 23.260 aziende, l’87 per cento è irregolare

controllo di sicurezza in un cantiere edileROMA –Diminuiscono ancora le morti sui luoghi di lavoro: negli ultimi cinque anni la flessione è stata di circa un terzo. Nel 2014 sono, infatti, 662 gli incidenti mortali accertati rispetto ai 997 del 2010. Il dato emerge dalla relazione al Parlamento del presidente dell’Inail Massimo De Felice, illustrata oggi alla Camera, alla presenza del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti. “La serie storica del numero degli infortuni prosegue l’andamento decrescente – sottolinea De Felice – ci sono ancora 26 casi in istruttoria che potrebbero far salire il dato a 688, ma in ogni caso anche se fossero tutti riconosciuti sul lavoro si avrebbe una riduzione di poco più del 3 per cento rispetto al 2013 e del 31 per cento rispetto al 2010”.

437 mila infortuni riconosciuti, il 18 per cento è avvenuto fuori azienda
Nello specifico, nel 2014 sono state 663 mila le denunce di infortuni sul lavoro (con una diminuzione del 4,6 per cento rispetto al 2013), ma sul totale gli infortuni riconosciuti sul lavoro sono stati poco più di 437 mila. Di questi il 18 per cento è avvenuto “fuori dall’azienda”, cioè con mezzo di trasporto o nel tragitto casa-lavoro- casa (in itinere). Per quanto riguarda le morti, la maggior parte è avvenuta fuori azienda (54 per cento) pari a 358 eventi mortali. Rispetto ai casi accertati, le denunce di infortunio mortale sono state 1.107 (erano 1.215 nel 2013 e 1.501 nel 2010).”In tutto gli infortuni sul lavoro hanno causato circa 11 milioni di giornate di inabilità, con costo a carico dell’Inail – aggiunge il presidente dell’Istituto -. In media si tratta di 82 giorni per gli infortuni mche hanno provocato menomazione e di circa 20 in assenza di menomazione”.

Crescono le denunce per malattia professionale: cinquemila in più rispetto al 2013
Nel 2014 le malattie professionali denunciate sono state, invece, 57 mila e 400 ( circa cinquemilacinquecento in più rispetto al 2013), con un aumento di poco più del 33 per cento rispetto al 2010. Sul totale è stata riconosciuta l’origine professionale al 35 per cento, mentre il 2 per cento è ancora in istruttoria. Il 62 per cento delle denunce riguarda malattie del sistema osteomuscolare (cresciute del 78 per cento rispetto al 2010). “E’ importante ribadire che le denunce riguardano le malattie e non i soggetti ammalati, che sono 43mila, di cui circa 40 per cento per causa professionale riconosciuta. – spiega De Felice -Sono stati 1700, poi, i lavoratori con malattia asbesto correlata”. Lo scarto tra il numero delle malattie denunciate e il numero dei lavoratori dipende dal fatto che un soggetto può denunciare più di una patologia. Per quanto riguarda i decessi con riconoscimento di malattia professionale sono stati 1.488 (il 26 per cento in meno rispetto al 2010). Sul totale sono 414 i decessi per patologie asbesto correlare. Inoltre, secondo i dati dell’Inail, l’età dei lavoratori deceduti, l’85 per cento dei decessi nel 2014 riguarda persone che avevano oltre 74 anni.

Ispezioni su 23.260 aziende: l’87 per cento delle aziende è irregolare
Per quanto riguarda l’attività ispettiva: nel 2014 sono state controllate 23.260 aziende (il 72 per cento del terziario, il 24 per cento del settore industria): l’87,5 per cento sono risultate irregolari. Inoltre, sono stati regolarizzati 59.463 lavoratori (meno del 15 per cento rispetto al 2013), di cui 51.731 irregolari e 7.732 “in nero”. È un grande lavoro svolto dai circa 350 ispettori – sottolinea De Felice -. I risultati confermano la qualità della procedura informatica di business intelligence che sostiene l’attività ispettiva: consente l’individuazione efficace del nucleo di imprese critiche da ispezionare, fornisce analisi dettagliate sull’esito delle ispezioni. Per l’Inail le ispezioni hanno finalità particolare: sono anche componente rilevante e integrata nel processo complessivo di controllo e valutazione dei rischi Le osservazioni metodologiche che l’Inail ha rivolto preliminarmente allo schema di decreto legislativo sulla razionalizzazioneme semplificazione dell’attività ispettiva – aggiunge – sono state finalizzate a ribadire proprio questi due aspetti: l’importanza dell’integrazione funzionale tra ispezioni e gestione; la tutela dell’efficacia delle procedure informatiche a sostegno delle ispezioni Già soltanto questi sono aspetti che preoccupano, e rendono davvero delicato il progetto di esternalizzazione dell’attività ispettiva”.

Risultato finanziario positivo
Nella relazione si sottolinea che nel 2014 sono state censite dall’Inail circa 3 milioni e 700 mila posizioni assicurative (territoriali), con una lieve riduzione (intorno all’1 per cento) rispetto al 2013. Al 31 dicembre erano 780 mila le rendite per inabilità permanente e ai superstiti (il 2,4 per cento in meno rispetto al 2013); mentre le rendite per inabilità di nuova costituzione sono circa 13.800. I principali dati del preconsuntivo 2014 indicano entrate di competenzaper 9 miliardi e 586 milioni di euro, con un decremento prossimo al 5,5 per cento rispetto al 2013, e uscite di competenza per poco meno di 9 miliardi e 109 milioni, con prestazioni istituzionali in diminuzione del 2,1 per cento, rispetto all’anno precedente – spiega De Felice -. Il risultato finanziario è quindi positivo e ammonta a 477 milioni, anche se in diminuzione del 36 per cento rispetto al 2013. Il risultato economico è di 984 milioni. Le riserve tecniche ammontano a circa 27 miliardi e 600 milioni: le riserve sono coperte per circa l’83 per cento da liquidità, versata alla Tesoreria dello Stato senza remunerazione. Alcune misure introdotte dalla ‘Legge di stabilità’, tra cui la riduzione dei premi e la rivalutazione dell’indennizzo del danno biologico, hanno inciso sul bilancio del 2014 che continua comunque a tenere la solvibilità”.

(9 luglio 2015)

De Felice: “Gli infortuni sul lavoro entrino nel giudizio di qualità sulle opere”

Massimo de Felice Il presidente dell’Inail presenta la relazione al Parlamento. Cinque i punti principali: andamento decrescente degli infortuni, situazione finanziaria, innovazioni nella politica degli investimenti, nuove prospettive del processo di riorganizzazione e gestione dei programmi ad alta tecnologia nell’ambito della protesica

Fonte Link: http://superabile.it/web/it/CANALI_TEMATICI/Lavoro/Dossier/info1846164101.html

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